giovedì 15 ottobre 2009


Intervista a Silvio Allegro ex direttore sportivo del Racale
“Ho trascorso un’estate all’insegna della professionalità. Esco di scena ed auguro al Racale di vincere il campionato". Direttore la notizia del suo ritiro è giunta come un fulmine a ciel sereno“Purtroppo la vita ti riserva delle sorprese non previste le quali mi hanno mio malgrado costretto a dover tirarmi indietro allontanandomi dall’ambizioso progetto nato a Racale. Comunque i ricordi, seppur brevi, che porto dentro di me, restano indelebili, visto che per certi versi, sono state esperienze mai vissute finora. La professionalità che si è respirata già dal primo giorno del mio incarico di direttore sportivo del Racale, aveva qualcosa di particolarmente speciale. L’atmosfera di quest’estate, posso solamente compararla con quella vissuta alcune stagioni addietro in C/1 (attuale Prima Divisione) in quel di Taranto, targato Ermanno Pieroni, con Antonio Toma e Claudio Luperto alla guida tecnica e con Gianluca Petrachi direttore sportivo. Pur essendo in un campionato regionale di Promozione, a Racale quindi ho potuto riassaporare quelle esperienze gustate solo nel capoluogo ionico”.Vedendo adesso il campionato dal di fuori quali, sono i reali valori delle compagini protagoniste“Beh, non per essere ripetitivo ma credo che il Racale abbia superato, peraltro in maniera indenne, il momento peggiore della stagione. A mio avviso, anche durante le tre gare contro i Muro (tra Coppa Italia e campionato) le quali hanno fruttato ben venti realizzazioni, la squadra non aveva ancora trovato la giusta amalgama. Adesso il Racale, dovrebbe avere una strada che se non in discesa, quantomeno sarà scevra di particolari insidie; se dobbiamo poi scendere nei particolari delle singole individualità degli atleti arruolati a Racale, scopriamo che almeno sulla carta questa squadra è condannata solamente a vincere. Archiviato il discorso Racale, credo che il Galatina possa essere davvero l’altra candidata a potersi inserire sulla scia della mia (ex) squadra. Per dare un giudizio su Squinzano, Martina e Mesagne attenderei ancora qualche settimana, giusto il tempo per vedere quelli che potrebbero essere gli eventuali fisiologici cali di rendimento previsti nella stagione”. Direttore quale personale contributo credi di aver profuso in quel di Racale “Spero che il lavoro svolto in questi mesi possa aver lasciato un segno del mio modo di intendere il calcio. Io vivo di questo sport, credo di saperlo fare anche con una certa professionalità e correttezza verso gli altri; inoltre, il calcio continuo a gustarlo con una certa umiltà che spesso mi relega inevitabilmente dietro le quinte della scena ma questo lo si deve anche per una personale sfaccettatura del mio carattere. A Racale lascio anche una tifoseria davvero unica e non lo dico per piaggeria: i tifosi del Racale, sono molto vicini alla squadra e già dal lunedì sera, i vari gruppi cominciano a riunirsi per pianificare le spese da affrontare per le varie coreografie o per attrezzarsi per raggiungere la propria squadra durante le trasferte. Con l’occasione voglio salutare l’intero entourage della mia ex squadra, a partire dal presidente Salvatore De Lorenzis fino a giungere al team manager Lucio Riotti, senza dimenticare il tecnico Rollo e tutti i calciatori della rosa”.E adesso cosa farà Silvio Allegro “Devo essere sincero; ho già ricevuto alcune telefonate giunte da due società presenti nel campionato di Eccellenza. Per ora devo sistemare alcune faccende personali e solo successivamente potrò vedere quali scenari potrebbero aprirsi in mio favore. Di certo, non mi ci vedo a fare qualcosa di diverso dal calcio: pur avendo la possibilità di inserirmi nell’azienda di famiglia, purtroppo o per fortuna, non riesco a star troppo lontano dai rettangoli di gioco”.Potrebbe quindi ricomporsi a breve la coppia Cudazzo-Allegro“Chissà vedremo. Con mister Checco Cudazzo nella passata stagione a Sogliano abbiamo fatto grandi cose, anche se nel momento in cui vengo chiamato in una società rispetto le decisioni dell’intero staff dirigenziale”.

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